Vol. 104, N° 5, Settembre - Ottobre 2013
Sorveglianza sanitaria post-occupazionale dei lavoratori dell’amianto.
Riassunto
Introduzione: La legge italiana prevede la sorveglianza sanitaria dei lavoratori dopo la cessazione del lavoro nel caso di esposizione professionale a cancerogeni, tra cui l’amianto. Tuttavia, la legge italiana non specifica la periodicità della sorveglianza né a chi spetta la responsabilità finanziaria e organizzativa della stessa. Una ricerca della letteratura in materia ha confermato la mancanza di un protocollo condiviso di sorveglianza sanitaria dei lavoratori con pregressa esposizione professionale all’amianto. Obiettivi: Sviluppare una metodologia aggiornata basata sulle evidenze per definire un programma di sorveglianza sanitaria. Metodi: Viene presentata una panoramica delle esperienze sviluppate in questo campo dalla Regione Veneto dal 2000 al 2011, e nuovi studi che possono contribuire a progettare una politica nazionale per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori dell’amianto. Risultati: I risultati sperati sono tre: (1) definizione di un metodo affidabile per identificare i lavoratori dell’amianto (attraverso l’utilizzo di più sorgenti e procedure che soddisfino le vigenti norme sulla privacy); (2) rilevazione delle fibre di amianto nei mezzi biologici (per consentire la diagnosi eziologica di malattie da amianto); (3) creazione di un protocollo nazionale di sorveglianza (attraverso la valutazione delle esperienze sviluppate da altre Regioni Italiane in materia e reclutando in queste regioni una coorte di lavoratori ex-esposti: lo studio epidemiologico dovrebbe offrire elementi di supporto per specifiche modalità di sorveglianza, basate sull’esposizione all’amianto o sulla presenza di segni radiologici di placche pleuriche e/o asbestosi). Conclusioni: Questi studi dovrebbero consentire alle varie Regioni Italiane la pianificazione di politiche di assistenza sanitaria dirette ai lavoratori dell’amianto.
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