Vol. 86, Iss. 7, October 2013
Normative data for the chemical sensitivity scale for sensory hyperreactivity: the Västerbotten environmental health study
Riassunto
Objectives The chemical sensitivity scale for sensory hyperreactivity (CSS-SHR) is used to quantify affective reactions to and behavioral disruptions by odorous/pungent substances in the environment and has documented good metric properties. However, normative data have not been available. The main objective of the present study was therefore to establish normative data for reference by means of a large-scale population-based study.
Materials and methods From a random sample of 8,520 reachable inhabitants in the county of Västerbotten in Sweden, aged 18–79 years, stratified for age and gender, 3,406 individuals agreed to participate.
Results The results show fairly high internal consistency (Cronbach’s α = 0.78–0.83) of the CSS-SHR and that it generates scores with approximately normal distributions (skewness: 0.045–0.454; kurtosis: −0.314 to 0.230), irrespective of age group and gender. Mean scores, standard deviations, confidence intervals, and proportions of individuals who met the diagnostic cutoff score for the CSS-SHR were obtained for reference of normality.
Conclusions CSS-SHR can be recommended for quantification of affective reactions to and behavioral disruptions by odorous/pungent environmental substances, and with the advantage of comparing scores with normality.
Commento
Nella letteratura medica ed in tossicologia industriale, l'intolleranza a sostanze dall’odore forte e/o pungente rientra nell’ambito della cosiddetta “sensibilità chimica multipla”, una intolleranza idiopatica attribuita ad una iperreattività sensoriale ad una variegata gamma di sostanze chimiche (spesso componenti di pesticidi, vernici, solventi, fumi di combustione, ecc..). L’esposizione a questi composti è capace di mediare, nei soggetti affetti, sensazioni pungenti di irritazione, solletico, dolore o bruciore prevalentemente localizzate a livello delle vie aeree superiori, della cornea e delle mucose in genere. In casi severi, i sintomi possono includere disturbi respiratori, cardiovascolari e gastrointestinali e nei soggetti affetti l'impatto sulla qualità della vita e sul rendimento lavorativo può essere notevole, soprattutto a seguito di esposizioni di natura professionale.
Sulla base di queste premesse, recenti ricerche in Medicina del Lavoro hanno affrontato il problema realizzando una scala di sensibilità chimica (CSS), analoga alla scala NSS per la sensibilità al rumore, adibita a quantificare le reazioni ed i disturbi provocati da sostanze dall’odore forte e/o pungente in soggetti esposti.
Nel presente studio, realizzato da Nordin e collaboratori in Svezia, il CSS risulta rapidamente somministrabile, di facile comprensione, economico e dimostra inoltre di avere una buona affidabilità e coerenza interna.