American Journal of Industrial Medicine. Vol. 56, Iss. 7, July 2013
Long-Term Efficacy of a Program to Prevent Beryllium Disease
Riassunto
Background In 2000, a manufacturer of beryllium materials and products introduced a comprehensive program to prevent beryllium sensitization and chronic beryllium disease (CBD). We assessed the program's efficacy in preventing sensitization 9 years after implementation.
Methods Current and former workers hired since program implementation completed questionnaires and provided blood samples for the beryllium lymphocyte proliferation test (BeLPT). Using these data, as well as company medical surveillance data, we estimated beryllium sensitization prevalence.
Results Cross-sectional prevalence of sensitization was 0.7% (2/298). Combining survey results with surveillance results, a total of seven were identified as sensitized (2.3%). Early Program workers were more likely to be sensitized than Late Program workers; one of the latter was newly identified. All sensitization was identified while participants were employed. One worker was diagnosed with CBD during employment.
Conclusions The combination of increased respiratory and dermal protection, enclosure and improved ventilation of high-risk processes, dust migration control, improved housekeeping, and worker and management education showed utility in reducing sensitization in the program's first 9 years. The low rate (0.6%, 1/175) among Late Program workers suggests that continuing refinements have provided additional protection against sensitization compared to the program's early years.
Commento
Grazie alle sue straordinarie proprietà meccaniche, termiche ed elettriche, il berillio e le sue leghe sono largamente utilizzati in un gran numero di settori industriali in tutto il mondo, in particolare nel settore aeronautico, aerospaziale, elettronico, dell’industria atomica e della metallurgia, compresa l’oreficeria.
L’esposizione professionale a questo metallo, per inalazione o contatto, è stata da tempo associata nella comunità scientifica con lo sviluppo di processi di sensibilizzazione ed in particolare con l’aumentato rischio di contrarre una patologia polmonare cronica granulomatosa, di origine immuno-mediata, riconosciuta come malattia professionale in molti paesi della Comunità Europea, tra cui l’Italia.
Sulla base dell’evidenza dimostrata in un vasto numero di studi epidemiologici, l'Agenzia Internazionale per la ricerca sul Cancro (IARC) lo ha inoltre classificato, già nel 1993, come cancerogeno per l'uomo di gruppo 1.
Il Materion Brush Inc., nel 2000, leader mondiale nella produzione di berillio, ha pubblicato un programma preventivo progettato per prevenire le patologie berillio-correlate, che comprendeva interventi tecnici mirati, scelta dei DPI e controlli finalizzati alla riduzione o annullamento dell'esposizione professionale. Questo programma è stato inoltre adattato per rispondere alle particolari circostanze uniche di ogni struttura industriale.
Il presente studio, pubblicato nel numero di luglio dell’ “American Journal of Industrial Medicine”, è stato realizzato negli USA e finanziato dal NIOSH con lo scopo di verificare l’efficacia a lungo termine di tale programma, nove anni dopo la sua attuazione, in 3 delle maggiori industrie americane di produzione e raffinazione del berillio.