Vol. 104, N° 4, Luglio - Agosto 2013
I disturbi del sonno in ambito lavorativo: indirizzi di sorveglianza sanitaria, prevenzione e gestione del rischio
Riassunto
I disturbi e le patologie del sonno stanno assumendo un’importanza sempre maggiore per il benessere e la salute psico-fisica sia della popolazione generale che di quella in età lavorativa. È ampiamente documentato che i disturbi del sonno influenzano pressoché tutti gli aspetti della sfera sanitaria, mostrando una bidirezionalità e una comorbidità con numerose patologie, con notevoli conseguenze negative, sia per l’individuo che per l’impresa e l’intera società, intermini di salute, produttività e costi sociali. Nel considerare i disturbi del ciclo sonno/veglia, è importante distinguere quelli che sono primariamente collegati a fattori biologici endogeni, da quelli causati da cambiamenti delle condizioni socio ambientali, incluse quelle lavorative, e da quelli conseguenti a patologie organiche, che molto spesso risultano variamente associate e interagenti tra loro. Molti disturbi del sonno sono ancora sottostimati e sottovalutati sia nella pratica clinica sia, ancor più, nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori. Il presente articolo vuole richiamare l’attenzione del Medico del Lavoro/Competente sui principali aspetti del problema, in particolare per quanto riguarda l’eccessiva sonnolenza diurna, la sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS) e il lavoro a turni e notturno, e sulle relative implicazioni di carattere sanitario e professionale, offrendogli indicazioni sui principali aspetti relativi alla diagnosi clinica e alla sorveglianza sanitaria, nonché sulla gestione e prevenzione del rischio nei luoghi di lavoro.
Commento
Il presente studio è il frutto del lavoro svolto, in questi ultimi anni, da Costa e collaboratori, membri del gruppo di lavoro “Sonno e lavoro” della SIMLII, e vuole richiamare l’attenzione del Medico Competente sui principali aspetti delle problematiche riguardanti il lavoro a turni e notturno, comprese le sue implicazioni in ambito sanitario e professionale.
Partendo dall’analisi delle risposte fisiologiche dell’organismo alle alterazioni del ciclo sonno-veglia, gli autori prendono in esame i principali fattori di rischio correlati allo svolgimento di questa tipologia di mansioni e, con riferimento allo stato di salute del lavoratore esposto, le principali condizioni fisiopatologiche in grado di creare situazioni di ipersuscettibilità con differenziazione tra disturbi “tollerabili” e disturbi di grado più severo o patologico. Lo studio fornisce infine utili spunti per una adeguata gestione del rischio, per la realizzazione di un appropriato protocollo sanitario e per la formulazione del giudizio di idoneità.