Ci è pervenuto da SNOP il seguente documento sull’allegato 3B ( vedi allegato ). In risposta ecco le considerazioni del direttivo ANMA :

Abbiamo dichiarato e pubblicato in moltissime occasioni il “pensiero” dell’ANMA sull’articolo 40: nessun pregiudizio ed anzi apprezzamento se fosse ricostruito come uno strumento con una effettiva valenza epidemiologica , ma anche una forte e legittima richiesta di chiarezza sulle finalità dello strumento e dell’utilizzo dei dati. Altrimenti, lo ribadiamo, anche per l’ANMA l’opzione abrogazione resta aperta.

La discussione in atto sul tavolo tecnico ministeriale non ci sta assolutamente soddisfacendo. Il fatto che sia stata negata la possibilità di affrontare i veri nodi della questione (scopo, obiettivi, struttura e contenuti dell’allegato, in quanti metteranno le mani sui quei dati e come lo faranno, la questione dell’aberrante sanzione) e che l’unico scopo del tavolo sia stato quello di perfezionare la piattaforma per la trasmissione dei dati, è stato per noi la cartina di tornasole che ha confermato tutti i nostri sospetti sull’effettivo scopo dell’operazione (se ancora ne avessimo avuti).

Pertanto noi riteniamo che questa operazione per come è attualmente strumentata ed impostata abbia soltanto la finalità di dotarsi di uno strumento per un facile controllo dell’attività del medico competente e delle aziende.  

Adesso si riparte, ma non perché ci crediamo. Nessuna adesione o comprensione per un’operazione di cui siamo soltanto ostaggi a causa di una sanzione “patologica” riflesso di uno Stato che non riesce ad avere un rapporto “normale” con i suoi cittadini. Ovviamente vigileremo attraverso la nostra rete territoriale di soci.

Il Consiglio Direttivo ANMA