La Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione ha pubblicato le “Prime note” sul tema, interessante frutto del lavoro di coordinamento delle Associazioni in essa associate. Di seguito una disamina di quanto in esse contenuto, lasciando al link a fondo articolo la lettura integrale.
Dopo una doverosa premessa nella quale non manca il richiamo al potenziamento dei Dipartimenti di Prevenzione sono trattati i temi generali su cui anche ANMA sta riflettendo:
1. relativamente alla obbligatorietà della vaccinazione la conclusione, provvisoria e dettata dalla lettura delle attuali norme (peraltro transitorie) sul tema, è che non può considerarsi trattamento sanitario obbligatorio la vaccinazione anti SARS-CoV-2.
2. circa il ruolo del Medico Competente CIIP segnala, in pieno accordo con ANMA, che l’organizzazione dovrà sempre essere in capo alle strutture di sanità pubblica perché trattasi di problematiche di sanità pubblica; inoltre segnala la doverosità di un aggiornamento del Protocollo condiviso dello scorso aprile in modo da ricentrare obiettivi, ruoli e competenze.
3. Idoneità alla mansione e vaccinazione: “[...] Riteniamo, pertanto, che su questo punto debba essere fatta chiarezza con disposizioni di carattere nazionale che inquadrino le situazioni e i contesti di obbligatorietà, sia pure diversificando sulla base della specificità dei rischi nei diversi settori lavorativi, sia pubblici che privati.“.
A questa pagina il documento originale per la lettura.