AGGIORNAMENTO TABELLA DELLE MALATTIE PROFESSIONALI

aggiornamento_tabella_malattie_professionali

  La Gazzetta Ufficiale del 18/11/2023 ha pubblicato il D.M. (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concentro con il Ministero della Salute) datato 10/10/2023 che aggiorna le tabelle delle Malattie Professionali, il cui ultimo aggiornamento risaliva al 2008.
In vero le modifiche non sembrano così rilevanti:

  • l’Anchilostomiasi non è più una MP; INAIL considera le malattie infettive come infortuni
  • la  dizione “Altre malattie causate dall’esposizione…”, scompare in tutte le voci. Sono quindi tabellate solo le Malattie nosologicamente definite, mentre non lo sono più quelle a formula aperta. Secondo alcuni ciò costituisce un arretramento della tutela dei Lavoratori, mentre per altri è una doverosa precisazione data l’oggettiva difficoltà di dimostrare che la Malattia “altra” fosse effettivamente dovuta all’esposizione all’agente considerato; al Lavoratore resta comunque sempre la possibilità di denunciare MP anche non tabellate, pur con onere della prova a suo carico
  • la parola “cronica” che viene riportata dopo ogni malattia nosologicamente definita
  • si è persa l’occasione di aggiornare la codifica ICD10 alle ultime versioni, il che potrebbe creare confusione su alcuni codici che non hanno più riscontro nella codifica internazionale
  • sono state modificate molte singole voci,  con aggiunte di pochi elementi specifici e rimozione di diverse voci, che in realtà non sembrano particolarmente rilevanti, in considerazione dell’effettiva incidenza di queste malattie

Vi invitiamo a leggere un articolo a cura del Prof. Adriano Ossicini, pubblicato su Puntosicuro, con i primi commenti alle nuove tabelle e una disamina sulle modifiche introdotte.

Da parte nostra, tramite il dott. G.M. Boschiroli del Consiglio Direttivo ANMA, pubblichiamo la seguente ulteriore nota:
Le novità introdotte non sembrano ad un primo esame particolarmente rilevanti per l’attività dei Medici d’azienda, anche per la rarità delle malattie considerate.
 Non sono più considerate tabellate le malattie causate da:
 ossido di carbonio
 cloruro di carbonile o fosgene
 da idrogeno solforato e da composti organici del fosforo (inserita la “lavorazione con composti organici del fosforo” solo per la dermatite allergica da contatto)
 la stannosi e l’encefalopatia da stagno (rimane la dermatite irritativa da contatto)
 la fibrosi polmonare e la nefropatia tossica da dipiridile (rimane solo la dermatite irritativa da contatto)
 l’anchilostomiasi, trattandosi di infezione parassitaria che si configura come infortunio
 Sono invece state inserite le malattie causate da tallio (limitatamente a polineuropatia periferica e alopecia) anche per l’agricoltura.
 Eliminate tutte le voci “altre malattie causate da …” e modificati alcuni periodi di massima indennizzabilità.
 Per le patologie da sovraccarico biomeccanico è stata modificata la definizione della lavorazione nociva: il “non occasionale” diventa “abituale e sistematico” e per l’arto superiore è stato introdotto, oltre alla ripetitività del movimento, l’“uso di forza”.
 Anche per le ipoacusie e per le malattie da radiazioni UV la dizione non occasionale è stata sostituita con “abituale e sistematica”.
 Per le neoplasie sono state aggiunte:
 la lavorazione in fonderia del ferro e dell’acciaio per carcinoma polmonare da I.P.A.
 l’epatocarcinoma per l’esposizione a cloruro di vinile
 il tumore alla laringe e all’ovaio nelle malattie da asbesto
 il carcinoma del rinofaringe per i tumori da polveri di legno
 Per le radiazioni ionizzanti sono stati aggiunti i seguenti tumori:
 tiroide., polmone, mammella, stomaco, colon, carcinoma basocellulare, leucemie (esclusa linfatica cronica)
 tumore maligno del polmone per le “lavorazioni che espongono all’azione del radon in ambiente sotterraneo”.
 Si è persa l’occasione di aggiornare i codici ICD10, rimane confusione precedente.