Seppure con ritardo ci è giunta la Circolare del Ministero della Salute riguardante un tema “caldo”: la vaccinazione antitetanica.
Il testo non è risolutivo ma suggerisce una possibile via per la vexata quaestio della irreperibilità del vaccino di cui sopra.
Partendo dai presupposti della difficoltà nel reperire il vaccino e della obbligatorietà per alcune categorie di lavoratori “si raccomanda di informare i Medici di Medicina Generale, i Pediatri di Libera Scelta, i Servizi Vaccinali e i Pronto Soccorso che il ciclo di base e gli eventuali richiami, anche in caso di evento traumatico richiedente profilassi per il tetano, possono essere effettuati, come previsto dalle schede tecniche e da altri documenti di indirizzo nazionali, anche impiegando vaccini multi-componenti contenenti la componente anti-tetanica, nelle varie combinazioni disponibili, a seconda dell’età del soggetto e del suo stato immunitario nei confronti delle altre malattie prevenibili con vaccinazione“.
Le combinazioni multi-componente sono indicate come preferibili al vaccino anti tetano monocomponente perchè “il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019 raccomanda, nei soggetti adulti, il richiamo con una dose di vaccino dTpa ogni 10 anni, al fine di garantire una protezione immunitaria anche nei confronti di difterite e pertosse” e “possono essere usate in sicurezza anche in soggetti in cui lo stato vaccinale sia sconosciuto o abbiano già ricevuto una dose di vaccino contro difterite o pertosse negli ultimi 5-10 anni“.
Si rimanda al documento integrale, più sotto allegato, per le indicazioni relative alla profilassi vaccinale e alle altre particolarità.