ACCOMPAGNARE IL LAVORATORE AL RIENTRO AL LAVORO – VADEMECUM DEL MEDICO COMPETENTE – REV. 2

lavoro

  Riprendendo le ultime righe del comunicato di presentazione del Vademecum, nella convinzione che questo strumento migliorerà sempre più mediante il contributo e gli apporti di Soci e non Associati lanciamo un appello per la condivisione di opinioni e ulteriore materiale, consapevoli della necessità di continuo adattamento, e a questo proposito abbiamo provveduto ad attivare la casella e-mail ad hoc vademecumrientro@anma.it.

  In allegato la Revisione 2 - datata 05/06/2020 - del Vademecum.

Le modifiche sono evidenziate in giallo nel testo.


  In allegato la Revisione 1 - datata 04/05/2020 - del Vademecum.

Le modifiche sono evidenziate in giallo nel testo.


  Pubblichiamo oggi la Revisione 0 - datata 28/04/2020 - del Vademecum.

Il titolo parla da sé, l’obiettivo è alto, il Gruppo di Lavoro ha voluto completare il prima possibile il percorso ma ha altresì voluto attendere – oltre ai “tempi tecnici” di redazione – di avere un raffronto con documentazione istituzionale, seppure ancora in divenire proprio come il nostro documento.

  Riprendendo la premessa e l’introduzione “È stato affermato che il Medico Competente (MC) è chiamato ad inserirsi attivamente in questo processo, collaborando nella definizione di ogni elemento di carattere procedurale, organizzativo e tecnologico che ogni Impresa intende progettare – in funzione delle proprie caratteristiche – e successivamente attuare, in ottemperanza al Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro, sottoscritto il 14 marzo 2020  da CGIL, CISL, UIL ed Associazioni datoriali su invito del Presidente del Consiglio dei Ministri” ed in risposta a tale sollecitazione sta il “contributo insostituibile del MC di fornire una valutazione razionale in merito a se e quando un lavoratore, che ha un proprio profilo di rischio legato alle sue caratteristiche individuali, può riprendere il lavoro in ragionevole sicurezza nella specifica propria situazione lavorativa che, a sua volta, ha un proprio profilo di rischio. La domanda per il MC è quindi: il profilo di rischio del lavoratore è compatibile con il profilo di rischio del suo lavoro?
Queste note procedurali sono quindi in primis uno strumento di lavoro del MC, una sorta di stetofonedoscopio per ascoltare il SARS-CoV-2 e poter prendere decisioni e/o fornire indicazioni che abbiano un fondamento razionale e scientifico, in modo semplice, pratico e operativo tipico dello stile ANMA, cercando di rispondere alla forte esigenza di chiare indicazioni operativamente praticabili, più volte espressa dagli Associati e da molti Colleghi, ormai sempre più insofferenti al diluvio di norme, documenti tecnici, Linee Guida o di indirizzo di Enti, Associazioni Scientifiche, Istituzioni, compresi Organi di Vigilanza e Autorità Istituzionali, in una cacofonia assordante e spesso contradditoria che non risulta certo di aiuto a chi deve quotidianamente operare sul campo.“.

  Come già anticipato pochi giorni fa nella notizia della presentazione, le conoscenze inerenti l’epidemia COVID-19 sono in continuo aggiornamento, ribadiamo quindi che questo strumento crescerà attraverso la sua sperimentazione ed il consolidamento dei riferimenti scientifici.

Restiamo pienamente convinti che il contributo dei Soci e dei non associati sia necessario per migliorare, di conseguenza lanciamo un appello per la condivisione di opinioni e ulteriore materiale, consapevoli della necessità di continuo adattamento.

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