PASQUA 2023

pasqua-2023

(…) La festa di oggi, la luce che è la Pasqua, la folgorazione immensa che è la Resurrezione sono la speranza raggiunta, la speranza esplosa, la speranza che ha incenerito in sé i limiti della storia e, insieme, l’ha riconciliata all’eternità di Dio; quindi l’ha riconciliata con se stessa e con la sua tensione. Per uguali ragioni, la Passione che precede la Resurrezione, il Cristo preso, il Cristo giudicato, offeso, sputato, flagellato, il Cristo tradito, perseguitato, il Cristo umiliato, crocifisso e ucciso, è la prova esperita per noi da Lui, il Dio che per la nostra salvezza ha voluto farsi uomo, è la prova dicevo, dell’impossibilità di scindere l’attuazione della speranza dall’accettazione del dolore.
Senonché, dopo la Passione di Cristo e dopo la sua Resurrezione, il dolore dell’uomo non è più in dolore cieco, un dolore muto, un dolore demente, folle e disperato; bensì un dolore che conduce l’uomo nel grembo stesso della sua speranza, un dolore che lo conduce a raggiungere il senso primo ed ultimo della sua vita. È dunque un dolore santo, un dolore attivo, anche storicamente, anche socialmente; un dolore, ecco, felice. Se è vero, ed è vero, che la felicità dell’uomo risiede nel riposare all’interno della sua verità.

Giovanni Testori, «Corriere della Sera», 15 aprile 1979

Incredulità di San Tommaso, particolare 1600-1601 – Michelangelo Merisi, detto Caravaggio