Domanda:

Buonasera, Sono un agente di Polizia municipale (vigile urbano). Sono stato oltre 60 giorni in malattia ed al rientro sono stato convocato dal medico competente per la visita ai sensi dall’art. 41, comma 2, lett. e-ter, D.Lgs 81/08. Il M.C. ha espresso il seguente giudizio di idoneità: astenersi da attività lavorativa con servizi esterni e che comportino carichi statici e dinamici ripetuti sul rachide lombo-sacrale (no uso cinturone, arma, buffetteria), evitare la stazione eretta prolungata. Il dirigente (Comandante) fino ad alcuni giorni fa ha rispettato tale giudizio assegnandomi servizi interni, ma da alcuni giorni, ritenendo non chiaro quel giudizio, ha ritenuto unilateralmente assegnarmi ad attività esterne. Contemporaneamente sono venuto a sapere che a breve sarò di nuovo convocato dal M.C. per chiarimenti. 1 domanda: vorrei un vostro parere sul significato del giudizio; icioè da cosa dovrei astenermi? 2 domanda: è legittima la convocazione del M.C. per richiesta chiarimenti? In attesa porgo distinti saluti. Arnaldo Ciarfella

Risposta:

Guardi, la sua situazione è di difficile comprensione. Non stentiamo a credere che l MC la convochi per chiarimenti. Legittimamente? Siamo tutte persone che lavorano e che necessariamente devono parlarsi per capirsi. Detto questo gli obblighi attengono solo gli accertamenti sanitari previsti dal  D.Lvo 8, per cui al di fuori di tali convocazioni non c’è obbligo.