Domanda:
Gentili signori, ho bisogno di un chiaramento della situazione seguente: sono il direttore sanitario di una struttara privata della medicina del lavoro, che ha assunto medici come dipendenti e anche collabora con medici come liberi professionsisti. Tutti i medici si sono laureati come medici competenti. Secondo il mio parere è il mio compito definire linee giuda dei processi lavorativi e organizzare il lavoro di tutti in modo appropiato ( p.e. non esegiure visite in numero esaggerato ). Nello svolgimento dei loro compiti dentro le aziende sono legalmente responsabili i colleghi stessi come previsto dal D.Lgs. 81 / 08, a me spetta l'obbligo di sorvegliare il rispetto degli standard comuni elaborati per i processi lavorativi. Posso dare ordini ai colleghi, come si fa nel caso dei liberi professionisti?
Risposta:
La cosa principale da sottolineare è che la responsabilità professionale del medico competente è sempre personale; nel momento in cui accetta la nomina a MC risponde delle azioni messe in campo per l’ottemperanza della legge e fra queste il programma di sorveglianza sanitaria.
Il compito di un direttore sanitario all’interno di una struttura di medicina del lavoro è quello di accrescere in consapevolezza, organizzazione e cultura l’attività del medico competente dipendente ( ma per i liberi professionisti non è diverso).
La vigilanza del Direttore Sanitario, che immaginiamo agisca per delega del Datore di Lavoro, quindi si limita all’aderenza del medico ai codici di comportamento etico e deontologico e quindi anche delle norme, al ‘bagaglio’ ECM dei propri professionisti, al rispetto dell’organizzazione di lavoro all’interno della struttura ( modulistica, relazioni, certificazioni …), alle risorse necessarie per lo svolgimento di tali compiti.